UN PAIO DI COSE CHE NON SAPEVI SULLA INTER CITY FIRM

Ecco un paio di cose che probabilmente non sapevi sulla ICF:

I membri della ICF (e delle altre principali firms) non si sbronzavano durante le partite: dovevano essere lucidi per legnarsi come si deve.

Cass Pennant, storico leader della firm, è stato in galera 3 anni dopo un attacco alla firm del Chelsea.

Sempre Cass Pennant venne colpito con tre colpi di pistola da un hooligan dell’Arsenal. Dopo questo episodio ha deciso di dedicarsi alla scrittura.

Nel periodo d’oro della ICF gli altri gruppi più temuti erano quattro: gli Headhunters del Chelsea, la Red Army del Manchester United, la Service Crew del Leeds e i Bushwackers del Millwall. La rivalità tra ICF e Bushwackers era la più forte di tutte.

A metà degli anni ’80 la ICF contava più di 400 membri, la cui età media era inferiore ai 25 anni.

La ICF era una delle poche firms ad avere diversi membri di colore, per via della presenza di una solida comunità giamaicana nella zona dell’East End.

La ICF era forse la firm più pettinata di tutte. Per i membri della ICF e delle altre firms la moda rivestiva un’importanza fondamentale: c’erano dei precisi dress-code e una serie di brand da indossare quando si andava allo stadio. “Vestiti firmati e violenza firmata”, come diceva Pennant. Insomma, fashion victims che però ti menano.

The Britannia, lo storico pub punto di ritrovo della ICF e dei tifosi del West Ham, è stato per un certo periodo di proprietà di Frank Lampard Senior, ex-giocatore degli Hammers e padre dell’ex numero 8 del Chelsea.

I membri dei Cockney Rejects, band Oi! che ha realizzato una cover del celebre inno del West Ham “I’m Forever Blowing Bubbles”, erano tifosissimi degli Hammers e durante gli anni ’80 frequentavano l’ambiente della ICF. Questa sorta di gemellaggio li portava in alcuni casi a dover fronteggiare gli assalti delle tifoserie rivali durante i concerti.

 

 

La Inter City Firm è la firm più seria della storia del calcio. Non è un’opinione, ma un dato scientifico - La storica tifoseria organizzata del West Ham United prende il nome dai treni InterCity con cui i ragazzi della firm viaggiavano in incognito durante le trasferte, mescolati assieme ai passeggeri civili (abbigliamento “casual”, zero jersey). L’obiettivo era evitare i controlli della polizia e arrivare nella città ospite senza preavviso e senza farsi riconoscere. Fattore sorpresa e poi botte da orbi.

La ICF è nata da un gruppo di giovani cockney – un termine gergale per definire la classe proletaria dell’East End di Londra – che negli anni ’70, durante una trasferta, mise a ferro e fuoco la gigantesca curva dell’Aston Villa, un’impresa che non era mai riuscita agli Hammers. Illustrazioni di Enrico Motti per Marte.comSulla via del ritorno i ragazzi ebbero anche il tempo di intercettare un gruppo di tifosi della firm del Millwall e massacrarli di botte. La neonata firm ci mise poco a farsi una reputazione, grazie a una combinazione di fame, follia e teatralità. Dopo gli scontri erano soliti lasciare sul luogo in cui avevano sdraiato i loro rivali dei biglietti da visita con scritto “Congratulations, you’ve just met the ICF”.

 

Cass Pennant, leader della ICF tra la fine degli anni ’70, gli ’80 e i primi ’90, ha scritto diversi libri sulla terrace culture, letteralmente “cultura delle gradinate”. Le sue memorie sono diventate testi sacri per gli amanti del calcio duro e puro. Tutto questo romanticismo che circonda le storiche firms inglesi è legato alla convinzione (non del tutto errata) che in quegli anni la violenza dei tifosi fosse una violenza diversa da quella scriteriata degli ultras del calcio moderno (bisogna comunque abbracciare l’idea per cui spaccarsi la faccia per una squadra di calcio non sia intrinsecamente una cosa sbagliata). Indipendentemente dal fatto di condividere o meno i ricami sociologici che hanno liquidato la violenza delle firms come unica valvola di sfogo e opportunità di riscatto personale dei reietti della società inglese, si può convenire che fosse una violenza differente almeno da un punto di vista pratico: era mirata, rivolta unicamente nei confronti di quelli che venivano riconosciuti come nemici legittimi, i membri delle firms rivali.


La Inter City Firm è probabilmente il simbolo più forte di un mondo idealizzato che non esiste più e che negli anni ha assunto un alone leggendario, quasi a livello globale. Un fenomeno che ha dato vita a mode, tendenze musicali e che, nel bene e nel male, ha condizionato in modo indelebile l’universo del tifo calcistico.