CAIRO, SCONTRI TRA TIFOSI E POLIZIA. ALMENO 25 I MORTI

Il Cairo - E’ di almeno 25 morti e 34 feriti il bilancio provvisorio di scontri tra i tifosi della squadra di calcio del Zamalek e la polizia al Cairo. Lo riferisce la rete al Jazeera.

Le violenze si sono innescate all’esterno dello stadio prima della partita quando un gruppo di tifosi ha tentato di sfondare i cancelli e di entrare con la forza.

La partita è quella da top di classifica tra El Zamalek e ENPPI. Le due squadre sono rispettivamente prima e seconda nell’attuale campionato. Entrambi sono club della Capitale egiziana.

Uno dei giocatori dello Zamalek, Omar Gaber, si è rifiutato di giocare. Lo riferiscono i tifosi sui Social Network. Gli ultrà entrati nello stadio, alla notizia delle vittime negli scontri, si sono girati mostrando la schiena al campo da gioco.

Gli scontri sono avvenuti tra gli ultras “White Kgnits” e gli agenti . Si tratta del peggior massacro ad una partita di calcio in Egitto dopo la strage del 2012 a Port Said quando le vittime furono 70. Le autorità da allora avevano ristretto gli accessi ai match ma recentemente le regole erano state ammorbidite.

All’orgine del caos, sembra che fossero in vendita solo 5mila biglietti mentre gli ultras dello Zamalek erano 10mila, secondo quanto riferisce al Arham. Erano da poco passate le 18 (le 17 in Italia) quando su Internet sono iniziate a rimbalzare le prime notizie degli incidenti. Un vero e proprio inferno - stando a quanto hanno scritto i media locali - si è scatenato di fronte al campo di calcio Air Defence Stadium della capitale egizian.

«Volevano entrare senza biglietto e siamo dovuti intervenire», ha affermato il ministero dell’Interno. Altre fonti non escludono che il numero delle vittime e dei feriti possa ulteriormente aumentare. Diversi veicoli di fronte allo stadio sono rimasti gravemente danneggiati.

Terribili le foto postate su Twitter da testimoni che hanno mostrato i luoghi degli incidenti completamente devastati e le immagini dei cadaveri in strada. Il tutto in un’atmosfera appesantita dai gas lacrimogeni lanciati dai poliziotti che, secondo il racconto dei testimoni ad al Ahram, avrebbero causato molte delle vittime.

Gli scontri odierni al Cairo ripropongono nuovamente la questione della sicurezza. Non è infatti la prima volta che l’Egitto si confronta con incidenti mortali negli stadi. Il primo febbraio del 2012, oltre 70 tifosi morirono allo stadio di Port Said, nel nord del Paese, in scontri tra gli ultrà della squadra ospite di el Ahly e quella locale di al Masry. A fine match, vinto poi a sorpresa dalla squadra di casa, si scatenò l’inferno con una furibonda invasione di campo da parte dei sostenitori del Masry che diedero la caccia ai giocatori avversari. In mezzo la polizia in assetto antisommossa ma assolutamente incapace di gestire la situazione.