CURVA FURLAN, CLAMOROSO DASPO DI 5 ANNI PER IL CAPO ULTRAS

FONTE ilpiccolo.gelocal.it

Cinque anni di Daspo, di divieto di accedere alle manifestazioni sportive con obbligo di firma in concomitanza con le partite. Un provvedimento tra i più duri sta per essere inflitto a Lorenzo Campanale, uno dei leader della Curva Furlan, accusato di aver accennato cori razzisti contro un giocatore di colore durante il match Belluno-Triestina disputatosi lo scorso 4 ottobre e terminato con due gol a uno favore della squadra veneta. Quel pomeriggio un agente della Digos di Belluno ha segnalato che Campanale avrebbe urlato un "uu", imitando il verso della scimmia, verso un calciatore. Un unico urlo, non una serie di cori. Eppure quella esclamazione è bastata a far scattare la denuncia. Sfociata oggi in un avvio di provvedimento di Daspo di 5 anni, tra i più aspri. Lo stesso divieto inflitto a Gennaro De Tommaso ("Genny 'a Carogna), il tifoso del Napoli protagonista del faccia a faccia con Marek Hamsik poco prima della finale di coppa Italia all’Olimpico tra gli azzurri e la Fiorentina. Il provvedimento è stato comunicato dalla Digos di Belluno a quella di Trieste che nelle prossime ore provvederà a notificarlo allo stesso Campanale e al suo legale, l'avvocato Giovanni Adami. Dalla notifica decorrono in media 15 giorni e poi il provvedimento amministrativo di Daspo, il divieto di accedere agli stadi, diventa eseguibile.

«Non appena ci verrà notificato - spiega Adami - provvederemo a presentare una memoria difensiva e a contestare gli eventi». Anche perché un unico "uu" può assumere mille interpretazioni. Tra le ipotesi di difesa, Campanale potrebbe aver pronunciato quelle lettere per inneggiare all' "Unione". Al legale e all'imputato restano due settimane per convincere gli inquirenti. Se poi il divieto diventasse esecutivo Campanale, "Lollo" per gli amici e per la Curva Furlan, non potrà per cinque lunghi anni mettere piede ne allo stadio Rocco nè tantomeno in altri campi sportivi. La notizia ieri tra gli ultrà dell'Unione si è diffusa velocemente. Lasciando perplessi gli amici, i tifosi ma in qualche modo anche la stessa questura di Trieste. Campanale è un ragazzo che non ha mai procurato particolari problemi, pur restando sempre in prima linea nel tifare e sostenere la la Triestina.

Attorno alla partita dello scorso ottobre, che vedeva la Triestina battersi contro la capolista Belluno, si erano create parecchie aspettative. Erano stati numerosi i tifosi alabardati a muoversi in trasferta verso Belluno. Gli animi erano accesi ma alla fine non era accaduto nulla, nessuno scontro tra tifoserie. Eppure la Digos di Belluno ha usato la mano pesante. «Non ho ancora ricevuto la notifica - dichiara Campanale - ma non voglio alcun privilegio. Combatterò contro questo assurdo provvedimento come hanno fatto tutti». Ventisette anni, disoccupato, Campanale si è sempre distinto anche per il suo impegno nel campo del volontariato. Facendosi in quattro per dare una mano a persone indigenti o con problemi di salute, ha un animo umile e sempre disponibile ad aiutare i più deboli. Anche per questo un provvedimento tanto restrittivo sorprende. «Sono un tifoso come tutti i ragazzi che vengono in curva con me, non voglio sconti», ribadisce.